Lo zafferano è la spezia più costosa al mondo e la qualità più pregiata è quella abruzzese, coltivata in provincia dell’Aquila. Il crocus sativus è un fiore con sei petali viola e all’interno tre stimmi rossi.
Venne introdotto in Abruzzo in epoca medievale e, da subito, furono evidenti le qualità superiori dello zafferano dell’Aquila tanto che, per secoli, fu usato come merce di scambio con le ricche città del nord Italia, come Milano e Venezia e d’Europa come Vienna, Marsiglia e Francoforte.
La coltivazione dello zafferano richiede una lavorazione interamente manuale e la rotazione annuale del terreno. Per ottenerne un chilo occorrono circa 200.000 fiori e più di 500 ore di lavoro per raccoglierli.
Ogni anno nel mese di giugno si estraggono i bulbi e a fine agosto si ripiantano. I fiori spuntano verso la metà di ottobre e devono essere raccolti ogni giorno all’alba prima che si schiudano con la luce del sole.
Si devono poi sfiorare, riporre su un setaccio e mettere a essiccare nel camino sopra le braci della legna.
Sera:
Mattina:
Pomeriggio:
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